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Chiudere il cerchio: il ciclo degli imballaggi in vetro

Dalla produzione al recupero, i tanti tasselli dell’economia circolare

Il vetro, ormai lo sappiamo, è materiale imprescindibile per impatto zero e circolarità. Composto da materie prime naturali come sabbia, soda, e calcare – se non addirittura da vetro precedentemente riciclato – è riciclabile al 100%. Può dunque essere restituito, riutilizzato, o smaltito e reimpiegato nella costruzione di nuovi prodotti. Certo, per chiudere davvero il cerchio del (ri) ciclo del vetro non bastano le sue pur stupefacenti (e innumerevoli!) qualità. Materiale a basso impatto ambientale e indubbiamente ecologico, ha comunque bisogno desser inserito in un progetto ampio, pensato su un lungo periodo. Perché si raggiunga limpatto zero occorre dunque una collaborazione su livello internazionale, condivisa. Vediamo quali sono i tasselli che contribuiscono alleconomia circolare, e al suo lungo ciclo – nellindustria del vetro. 

Closing the Glass Loop

Entra qui subito in gioco Close the Glass Loop, la piattaforma europea che coniuga informazione e azione per creare (e cementare) una catena virtuosa di produzione, raccolta e infine riciclo del vetro. Lobiettivo è quello di realizzare, coinvolgendo autorità governative, industria e privati, un solido programma di gestione dei materiali. Così che, nel ciclo, nulla vada perso (dal produttore al consumatore – e viceversa, dal consumatore al produttore). Così che, anzi, si possa realizzare una chiusura totale del cerchio: e il tasso di reimpiego più alto possibile di bottiglie, barattoli, vasetti… in poche parole, del packaging in vetro in ogni sua forma. Chi più ne ha, più ne metta! Se vogliamo, è proprio questo il principio che sta alla base di tante attività di raccolta differenziata virtuosa, come ad esempio le Bottle Bank – contenitori per la raccolta del vetro, che ne massimizzano il reinserimento nella catena. 

Ad oggi, in Europa, è il 76% degli imballaggi in vetro immessi sul mercato ad essere poi effettivamente raccolto in vista del riciclo. Lobiettivo del progetto Close the Loop, targato FEVE, è aumentare il tasso di vetro riciclato. Riciclare, dunque, di più meglio, per alzare il tasso di sostenibilità al 90% entro lanno 2030. Chiudere il cerchio significa allora realizzare una buona pratica di economia circolare: ovvero quel modello di produzione, e di consumo, che consenta anzitutto condivisione, riutilizzo, riparazione e ricondizionamento.

Leconomia circolare consente insomma che materiali e prodotti rimangano in scena, e in vita, il più a lungo possibile! E, di conseguenza, che i rifiuti siano ridotti al minimo. 

bottle bank

Se parliamo del vetro, un tale ciclo di produzione, riutilizzo e ricondivisione passa, ad esempio, per il settore horeca (acronimo di Hotellerie-Restaurant-Café). Si tratta infatti di un ambiente che produce, per forza di cose, una quantità di rifiuti in vetro non trascurabile. Ma che può essere affiancato caso per caso da circuiti di raccolta, o punti per il corretto smaltimento rifiuti. Altro ruolo fondamentale, su tutto il territorio europeo, è infatti quello delle Packaging Recovery Organisations, o PRO. Il compito di queste organizzazioni è la creazione di registri e sistemi per assicurare il massimo tasso di raccolta e recupero degli imballaggi. Così che niente vada sprecato, e che gli imballaggi tornino nuovamente sulle tavole dei consumatori – come nuovi. 

Parliamo comunque di un movimento circolare: in cui il momento iniziale, di produzione e immissione sul mercato, non deve essere trascurabile. Ad affiancare le PROs vi sono dunque strategie che muovono danticipo e con lungimiranza. La cosiddetta Responsabilità Estesa del Produttore è, ad esempio, una strategia adottata da molti governi (fra cui appunto quello europeo) per attribuire al produttore una responsabilità, finanziaria o fisica, per il corretto trattamento e smaltimento dei rifiuti da questi fabbricati; il governo si adopera dunque per garantire un incentivo, o intervenire con un deterrente, per ridurre gli scarti già alla fonte. E così promuovere anche lo sviluppo, o lo studio, di materiali maggiormente ecosostenibili. Sempre in questottica si parla di eco-modulation: si tratta ancora di incentivi finanziari, o di più pesanti tassazioni, stabilite dalle autorità per ridurre gli sprechi al minimo. Verranno dunque favorite le industrie virtuose, specializzate in materiali ecologici (come il vetro, appunto!), che siano più semplici da tenere in circolo, a cui sia più semplice dare nuova vita; così che ogni prodotto abbia una durata più lunga possibile. 

Si tratta in ogni caso di una scienza, se non giovane, ancora in fermento. Sono infatti numerose le novità nel campo del riciclo e dellindustria del vetro. Le vediamo accelerare di giorno in giorno: per saperne di più (e per collaborare alla chiusura del cerchio), puoi allora consultare il sito Close The Glass Loop e la relativa webserie dedicata, 90Minutes.